L’isola che… c’è!
Siete mai stati in Egitto a Sharm el Sheikh? Allora molto probabilmente l’avrete vista!
Mi riferisco all’Isola di Tiran. Un’isola che si può vedere da molti dei villaggi turistici che si affacciano sul mare; si staglia all’orizzonte con fantastici colori arancio, luogo di panorami mozzafiato e acque cristalline.
In realtà è un’isola disabitata sotto il controllo saudita, sede di una base militare, che potrete vedere la sera in lontananza con le sue lucine.Se hai prenotato la tua vacanza in uno dei resort del sud del Sinai, le escursioni giornaliere per fare snorkeling e immersioni diving sono sicuramente fra le più belle cose da fare e da vedere a Sharm el Sheikh! Non è possibile accedere sull’isola, ma non preoccupatevi, la parte più bella si trova sott’acqua!
Dove si trova l’Isola di Tiran?
L’isola si trova all’interno dello Stretto di Tiran che è la parte iniziale del più profondo Golfo di Aqaba, tra la Penisola del Sinai (Egitto) e la Penisola Araba (Israele, Giordania e Arabia Saudita).
È possibile arrivare all’Isola di Tiran sia con una delle crociere sub in Mar Rosso con itinerario “Mar Rosso del nord”, sia con escursioni giornaliere in barca con partenza da uno dei porticcioli egiziani di Sharm el Sheikh. In quest’ultimo caso, si impiega un’ora e mezza circa per raggiungere i siti di immersione.
Cosa c’è da vedere nello Stretto di Tiran?
Lo Stretto di Tiran offre diverse possibilità sia per i subacquei che per gli snorkelisti! Si tratta di barriere coralline famose in tutto il mondo per la loro bellezza e abbondanza di vita sottomarina, dovuta anche alle correnti, a volte intense, che trasportano nutrienti e plancton e garantiscono cibo sia per i meravigliosi coralli marini che per la fauna pelagica.
I siti di immersione più conosciuti sono cinque: Jackson Reef, Woodhouse Reef, Thomas Reef, Gordon Reef e Ras Nasrani, alcuni dei quali consigliati se siete appassionati di immersioni sui relitti. I primi quattro sono atolli corallini chiamati così in memoria dei cartografi che nel diciannovesimo secolo disegnarono la mappa nautica della regione.
- JACKSON REEF: Jackson Reef è il punto di immersione più settentrionale dei quattro, ed è conosciuto per il relitto del mercantile cipriota Lara, naufragato negli anni 80’. La barriera corallina è caratterizzata da una parete verticale con diversi anfratti che scende fino ad un plateau sabbioso a circa 50 metri di profondità.
- WOODHOUSE REEF: Woodhouse Reef, di solito è il reef affiorante meno frequentato dei quattro, a causa delle difficoltà dell’immersione per la corrente; è adatto perciò a subacquei esperti e solo con condizioni meteo buone.
- THOMAS REEF: Anche il sito di immersione di Thomas Reef è consigliato ai più esperti, sia per la presenza di correnti, che per la profondità a cui arriva il canyon (oltre i 40 metri).
- GORDON REEF: è il sito più meridionale. Caratterizzato dalla presenza del relitto della nave da carico Louilla che negli anni 80’ rimase incagliata nella barriera. A parte questa particolarità, a circa 15 metri, è presente la “piscina degli squali”: un’area sabbiosa dove spesso riposano gli squali pinna bianca.
- RAS NASRANI: è una località costiera a nord di Sharm el Sheikh. È caratterizzata da un pianoro sabbioso che scende dai 6 metri con insenature e grotte. Per ciò che si vede a bassa profondità, può essere una zona di grande interesse anche per gli snorkelisti.
Quali sorprese riservano le immersioni nello Stretto di Tiran?
Già nel tragitto in barca potremo avere la fortuna di ammirare i delfini saltar fuori per giocare con l’imbarcazione: tursiopi (Tursiops truncatus), stenelle (Stenella longirostris) e grampi (Grampus griseus), possono accompagnare felicemente il nostro viaggio.
Durante l’immersione, invece, spesso è possibile osservare predatori quali barracuda, cernie, tonni, carangidi, squali martello (Sphyrna lewini), squali grigi del reef (Carcharhinus amblyrhynchos) e squali di barriera dalle pinne bianche (Triaenodon obesus); il tutto contornato dal fantastico scenario colorato creato dagli alcionari, dalle gorgonie e dalle spugne marine incrostanti, circondati da castagnole e pesci vetro.
Altri ospiti comuni in questi reef sono le elegantissime aquile di mare (Aetobatus narinari) e le simpatiche tartarughe marine! Ricordiamo sempre di non toccarle, onde evitare stress inutili e che è vietato dar da mangiare alla fauna marina!
In realtà la lista di quelli che potranno essere i vostri compagni di immersione/snorkeling è davvero lunga, sicuramente avrete delle bellissime sorprese una volta laggiù!