La natura è un’artista creativa e non smette mai di stupirci plasmando animali dalle forme più bizzarre e disparate. Pesci che sembrano rocce, altri che sono in tutto uguali alle foglie, altri ancora, come il pesce luna, che ricordano quasi delle creature venute da un altro pianeta. Tra questi degno di nota è lo squalo martello, che con la sua testa a forma di T rientra nella top ten dei pesci più bizzarri. Ma a cosa servirà mai una testa simile?
Scopriamolo insieme!
Squali martello: specie, dimensioni, habitat e alimentazione
Contrariamente a quanto molti pensano, parlando di “squalo martello” non ci si riferisce ad una sola specie. Sotto questo nome infatti ritroviamo ben 9 differenti specie, tutte caratterizzate dalla tipica forma a T della testa e appartenenti alla famiglia Sphyrnidae.
Le dimensioni di questi animali variano da 1,5m per la specie più piccola a 6m per il maestoso squalo martello maggiore. Vivono solitamente nelle acque costiere, spesso associati alle barriere coralline e a qualcuno di voi sarà capitata la fortuna di fare immersioni con gli squali. La loro dieta si basa su pesci, cefalopodi e crostacei. Una delle loro prede preferite sono i trigoni, che cacciano con l’aiuto della loro particolare testa.
Questione di testa
Sebbene il loro corpo sia molto simile a quello degli altri squali, la testa di questi animali è del tutto unica. La sua forma infatti è appiattita dorso ventralmente e si espande lateralmente: proprio come la massa di un martello si innesta sul manico, così la testa dello squalo protrude all’estremità anteriore del corpo. Ai margini della testa, in posizione laterale, si trovano gli occhi dell’animale. Ventralmente invece si trova la bocca, relativamente di piccole dimensioni in relazione al corpo se comparata con quella di altre specie.
Numerose ipotesi sono state formulate per spiegare come una simile morfologia si sia evoluta, ma la questione è tuttora dibattuta tra i biologi marini. Vediamo insieme alcune delle teorie:
- PRIMA TEORIA: Una possibile spiegazione è che questa forma consenta allo squalo martello di avere un campo visivo più ampio, quasi di 360°, caratteristica molto utile al momento di procacciarsi la cena.
- SECONDA TEORIA: Un’altra ipotesi, sempre legata alla capacità di scovare le prede, è quella secondo cui questa particolare morfologia permetta all’animale di captare i campi elettrici in un’area di maggiori dimensioni. Come spiegato nel mio precedente articolo sugli squali, questi animali sono infatti provvisti di un particolare organo che gli consente di percepire i campi elettrici emessi dalle prede e dunque di individuarle anche se nascoste sotto alla sabbia o in qualche anfratto del reef.
- TERZA TEORIA: Secondo una terza teoria, la testa dello squalo martello rivestirebbe un ruolo molto importante durante la locomozione dell’animale; essa infatti gli permetterebbe di avere una maggiore agilità in acqua e di compiere svolte a 90° in modo molto veloce e preciso.
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Minacce e conservazione
La pesca eccessiva e sconsiderata di questi come di molti altri squali ha portato ben tre su nove di queste specie sull’orlo dell’estinzione. Purtroppo le pinne di questi animali sono molto richieste sul mercato asiatico poiché vengono utilizzate nella preparazione di un piatto della tradizione: la zuppa di pinne di squalo. È interessante notare come in sé la pinna di squalo non dia il minimo contributo al sapore della pietanza, ma sia comunque utilizzata poiché simbolo di benessere economico.
Sfortunatamente ogni giorno centinaia di squali vengono uccisi, senza lasciargli il tempo di riprodursi e di ripristinare gli individui prelevati dalla pesca. Il risultato? Le popolazioni vengono irreparabilmente decimate fino a portare le specie all’estinzione.
Curiosità sullo squalo martello
E se vi dicessi che agli squali piace l’insalata? Ebbene sì, sembra incredibile ma è proprio così! Una recente scoperta ha mostrato come la dieta di una specie di squalo martello (Sphyrna tiburo) includa le piante marine, facendo degli squali martello l’unica specie di squalo onnivora!